L'Iran come non l'avete mai vista
dalla caotica Teheran, viaggeremo in un insolito itinerario nella Persia storica, da Ahvaz attraverseremo il deserto per raggiungere gli splendori di Jsfahan, i giardini di Shiraz, le rovine di Susa e la mitica Persepoli.
" Esistono due modi di considerare la vita, uno come attore ed uno come spettatore, ed io in questo momento sarò il vostro attore, e come ogni buon attore che si rispetti, reciterò la mia rappresentazione"
Fabio Toini
Strano paese l'Iran, lontano più dalla mente che dallo spazio, affascinante e pieno di storia, abitato da gente aperta, gentile e curiosa, di quella curiosità insaziabile che li spinge a cercare contatti con mondi diversi, una sorpresa piacevole che si scontra con l'immagine stereotipata di un mondo chiuso e retrogrado.
Siamo a pochi chilometri dall'Iraq, e ad un centinaio da Susa. Ahuaz è una città sfuggente, un concentrato di faccendieri, un cocktail di Persone diverse provenienti da posti diversi, accomunati solo da una cosa " il petrolio" il quale determina, dalla dinastia di Reza Pahlavi, i rapporti del paese con il resto del mondo.
Da quì partiamo per il nostro viaggio.
SUSA
Siamo nel 7° secolo a.C . Achaemenes, sovrano di una delle tante tribu’ persiane, riesce a formare uno stato unitario, dando il suo nome a quello che diventerà presto il piu’ grande impero persiano, quello degli Achemenidi. Susa diviene residenza imperiale degli Achemenidi nel 646 a.C. Il suo bisnipote Ciro II ( chiamato successivamente Ciro il Grande ) salito al trono nel 559 a.C all’eta’ di 21 anni sconfigge suo nonno re Astiage nella battaglia di Pasargad ponendo fine all’impero dei Medi. Successivamente trasformerà questa potenza in piena ascesa nel piu’ grande impero conosciuto, collocato nel centro geografico di un territorio che si estende dall’Indo al Nilo.
In questo luogo fu trovata la famosa pietra di diorite su cui era inciso il codice di Hammurabi.
A Pochi chilometri troviamo lo sbalorditivo
Zigurrat elamita di Choga Zambil
Dopo la conquista di Alessandro Magno la Persia rimane sotto il controllo della casa macedone dei Seleucidi dinastia che regnerà per circa 200 anni fino all’arrivo di Mitridate Re dei Parti , vera e propria spina nel fianco dell’impero Romano che in questo fronte, negli anni a seguire, alternerà grandi trionfi a rovinose sconfitte, scontri che continuano con la dinastia dei Sasanidi, del quale ricordiamo la piu’ celebre delle vittorie persiane, avvenuta ad Edessa nel 260 d.C contro l’ esercito Romano con la cattura e la morte dell’ Imperatore Valeriano a Bishapur dove ancora oggi si possono ammirare i bassorilievi che commemorano questo trionfo epocale.
Con l’avvento dell’Islam si succedono il califfato degli Omayyadi, i Selgiuchidi, Timuridi,Safavidi, e trascurando alcune dinastie intermedie arriviamo alla dinastia dei Qagiari. Agha Mohammad nel 1798, sei anni prima di incoronare se stesso scià di tutta la Persia, proclama Teheran capitale del paese. La citta’ è teatro della grande rivoluzione islamica che vede concludersi l’ultima dinastia dei Pahlavi, con l’esilio dello scià di Persia nel 1979.
Di Teheran che dire…........non la si può considerare una bella città, è caotica, inquinata, sovrafollata con piu’ 15 milioni di persone, e al contrario delle altre grandi capitali mediorientali, priva di monumenti storici di particolare rilievo. Ma nonostante tutto è necessario e indispensabile soggiornarvi almeno qualche giorno lasciandosi avvolgere, viverla, per poter entrare nel cuore dell’Iran. E’ interessante visitare i suoi musei: del tesoro dello Scià, archeologico, del vetro, della ceramica, ma voglio sottolineare quello del tappeto, del quale ciò che mi ha colpito di piu’ è un tappeto raffigurante l’immagine di Maometto fanciullo, in un mondo musulmano in cui le immagini del profeta sono rigorosamente vietate.
Siamo a Yazd Al confine tra il deserto di sale e quello di sabbia sorge il piu’ inportante centro zoroastrismo, l’ antico culto del fuoco dove nel tempio a lui dedicato si dice che la fiamma arda da 4000 anni .
Religione preislamica fondata da Zoroastro in un periodo indefinito. La sua vita si perde in un tempo remoto, e in buona parte nella leggenda. Alcune fonti greche la datano 6000 anni prima di Platone, altre 500 anni prima di Cristo.
A secoli di distanza torna ad essere vitale quando Nietzsche la rielabora a modo suo nell’opera “ Cosi’ parlo’ Zarathustra “. Lo Zoroastrismo è la piu antica religione monoteista del mondo, ed ha esercitato la propria influenza su quelle successive, Ebraismo, Cristianesimo ed Islam. Prassi comune era depositare i loro morti in cima a delle costruzioni chiamate torri del silenzio.
Capitale sotto diverse dinastie, citta’ universitaria, patria di illustri poeti ed intellettuali di cui la storia sciita iraniana e’ densa. Voglio ricordare Saadi 13° sec. uno dei due piu’ grandi poeti persiani. Quì ho capito perche’ ha deciso di passare la vita proprio in questo posto. Semplicemente perche’ Shiraz, con i suoi stupendi giardini, e’ un luogo meraviglioso.
La conquista da parte dell’orda d’oro di Gengis Khan comporta il collasso dell’impero Selgiuchide e l’inizio della dominazione Mongola in Persia che durera’ fino al 14° secolo . L’ascesa della potente dinastia ottomana e di quella Safavide stabilizza gli equilibri politici del mondo islamico che viene a gravare ad occidente attorno al sultanato dei turchi Ottomani e ad Oriente attorno al principato safavide con capitale Isfahan . La citta’ si abbellisce di sontuosi edifici e imponenti moschee , diventando cuore geografico e centro culturale del popolo Persiano, segno indiscutibile della grandezza delle corte Safavide
Questo gioiello d’arte e’ uno dei posti piu’ interessanti del mondo. Collocata in mezzo al deserto, è una delle città che difficilmente si dimenticano, antico crocevia commerciale è la sintesi di armonia e bellezza che troviamo nelle perfette proporzioni dei suoi edifici e monumenti . La piazza dell’Imam , con incredibile concentrazione di monumenti islamici, è una delle piu’ grandi del mondo, un magnifico esempio di urbanistica del 1600 .Proprio in questa piazza Pasolini giro’ gli esterni de “ Il fiore delle mille e una notte “ continuazione di quelli visti in “ destinazione Yemen.”
Qui ho capito, piu’ che in ogni altro luogo, quanto costi per l’anima Iraniana comprimere l’arte: che inpossibilitata ad esprimersi nella pittura e scultura per ovvi motivi religiosi, è esplosa nello sviluppo armonioso, lineare, pulito, che dall’architettura , con le sue forme geometriche e i suoi motivi floreali, passa all’abbinamento dei colori che ritroviamo dalla ceramica alla tessitura dei tappeti per arrivare alla calligrafia , massima espressione di arte applicata.
Sono molte le Madrasa "scuola coranica" dove è facile incontrare degli Ulama inpegnati nell'insegnamento.
E assaporare la magica atmosfera della sera , quando un via vai di giovani percorrono le sponde del fiume Zayandè scavalcato da numerosi ponti illuminati risalenti al 1600.
Siamo a Pasargad, la capitale costruita intorno al 500 a.C. da Ciro il Grande , re dei persiani, sul luogo della storica battaglia contro Astiage re dei Medi . I pochi resti sono disseminati su una vasta area pianeggiante e l’unico monumento per qui valga la pena arrivare fino a qui è l’imponente tomba del re .
Un bassorilievo un po’ malandato raffigura il grande Ciro con il copricapo di un faraone , la barba persiana , le ali assire e il vestito babilonese a rappresentare la vastità del suo impero.
Notevole inpressione la necropoli di Naghsh è Rostam , vicino a Persepoli. A mezza altezza , su una imponente parete rocciosa , sono state scavate 4 tombe monumentali a forma di croce che si pensa appartengano a : Serse, Dario I , Artaserse e Dario II, benchè solo una sia stata effettivamente identificata. Nelle immediate vicinanze è presente un tempio del fuoco Zoroastriano, religione Pharsi preislamica ma tuttora viva in Iran e India.
E finalmente arriviamo a Persepoli capitale di Dario I. Patrimonio Unesco, i resti di Persepoli rappresentano uno dei piu’ importanti complessi di antica citta’ imperiale del mondo classico, se non fosse stata rasa al suolo da Alessandro Magno , oggi sarebbe uno spettacolo insostenibile . I resti del palazzo reale sorgono su una piazza rettangolare cui si accede attraverso una imponente scalinata a doppia rampa
L’ingresso porta alla sala del ricevimento famosa per la parata delle nazioni, il meraviglioso bassorilievo che orna la scala d’accesso . I dignitari delle 28 nazioni del regno di Dario sono rappresentati con abiti diversi nell’atto di offrire doni al re durante la festa di primavera. L’ultima grande festa che questa pietre ricordino fu quella del 1975 quando lo scia’ di Persia Reza Pahlavi per celebrare la sua dinastia invito’ i regnanti del mondo
Siamo arrivati anche questa volta alla fine di questo racconto, voglio ringraziare tutti gli amici che mi hanno accompagnato in questo viaggio : Partendo dal nostro driver Ugo ex campione di lotta ora in pensione Mr .Olimpio e Mrs. Magda maestri di vita, Dimitri e Juliana artisti fiorentini nonché attori e registi e spero in futuro di fama mondiale , Tonino e Matteo personaggi squisiti e simpatici. Grazie a tutti.
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